Sky Explorer

Trekking Giro del Monte Bianco

Sky_explorer_mbianco_50

Trekking Giro del Monte Bianco

Le tappe

Padova – Courmayeur

Trasferimento da Padova con autobus destinazione Courmayeur – La Vachey.

1° tappa – Val Ferret Italiana 2121m – Val Ferret Svizzera – La Fouly 1610m

La prima tappa del TMB, è di grande interesse ambientale e offre panorami splendidi verso il massiccio del Monte Bianco. Passato il rifugio Elena 2062m si sale al Col du Grand Ferret 2537m ottimo belvedere su tutte le cime che chiudono la val Ferret Italiana, Grandes Jorasses, Aiguille De Leschaux e il Mont Dolent. Si scende sul versante svizzero della Val Ferret per buon sentiero, fino alle baite de Peule. Da qui si stacca una variante in direzione del rifugio Gite de La Lechere e poi a la Fouly 1610m.

2° tappa – La Fouly 1610m – Champex 1466m

Il sentiero comodo e pianeggiante, segue la riva sinistra della Drance, passa sotto l’imponente parete scialpinistica Dalle de l’Amône, attraversa vari torrenti e rag- giunge Praz de Fort 1151m e Issert 1074m il borgo più tradizionale e pittoresco della valle. Appena oltre l’abitato inizia a sx il sentiero che tocca gli alpeggi de l’Affe 1324m, Le Niolet 1319m, per giungere sulla strada asfaltata all’ingresso di Champex 1466m, centro turistico sull’omonimo lago.

Sky_explorer_mbianco_18

3° tappa – Champex 1466m – passo Fenêtre d’ Arpette 2665m –  Le Tour 1453m 

Questa è la tappa più impegnativa dell’intero giro, che inizia con una lunga salita a la Fenêtre d’Arpette 2665m, magnifico belvedere sui seracchi del vicinissimo Glacier du Trient. Il sentiero scende ripido fino al Chalet du Glacier 1583m, per una sosta. Si riprende il sentiero in salita, superato un ponticello, si tiene direzione sx, verso il rifugio Les Grand. Questa è una variante, molto più panoramica e interessante, al classico tracciato del TMB che prosegue in discesa verso la località di Trient-La Forclaz. Lasciato alle spalle un alpeggio in rovina si giunge, per decisi zig zag ad una cengia artificiale dotata di cavo fisso e in breve al Refuge les Grand 2113m. Ora più decisamente si guadagna quota per arrivare al cippo posto al confine tra Svizzera e Francia e al rifugio du Col de Balme 2190m. Da qui è visibile la vetta del Monte bianco. Dopo una sosta si scende per il sentiero che costeggia la cabinovia (o prendendo la stessa fino a Le Tour 1540m) e si arriva al nostro posto tappa a Le Tour.

Sky_explorer_mbianco_27
Sky_explorer_mbianco_24

4° tappa – Le Tour 1453m – Chamonix 1040m

Questo è il sentiero a balcone più celebre di tutte le Alpi, quello che ai piedi della riserva naturale della catena delle Aiguilles Rouges percorre a mezza costa la valle dell’Arve, in posizione dominante sopra a Chamonix e all’Argentiere. Offre delle vedute straordinarie sul versante settentrionale del massiccio, con l’Aiguille Verte, la Mer de Glace, la parete Nord del Grandes Jorasses, che fanno da cornice alla vetta del Monte Bianco. Dalla stazione di Montroc, il sentiero sale a Tre Le Champ 1400m, poi entra nel bosco dominato dalle rocce dell’Aiguillette d’Argentiere che si superano con facile passaggio attrezzato a gradini e si continua fino al Refuge du Lac Blanc. Per il ritorno si scende per un ripido e sassoso sentiero fino al rifugio La Flegère 1870m. Da qui si può prendere la funivia o il sentiero e si arriva fino a Chamonix 1040m, nostro posto tappa.

Sky_explorer_mbianco_28
Sky_explorer_mbianco_29

Ecco la parte più impegnativa del sentiero di salita al Refuge du Lac Blanc: le cosiddette “echellettes”. Trattasi di una serie di scalette e passaggi attrezzati che permettono di prendere quota rapidamente superando la bastionata rocciosa.

Sky_explorer_mbianco_32

5° tappa – Chamonix 1040m – Rifugio du Nid d’Aigle 2372m

Chamonix è considerata assieme a Courmayer e Cortina, una delle capitali mondiali dell’alpinismo. Il monumento a Jacques Balmat che indica la mitica cima 4810m di neve e ghiaccio allo scienziato ginevrino Benedict De Sausser, sta a ricordare la sua prima conquista avvenuta l’8 agosto1786. Assieme al compagno Gabriel Paccard, Jacques Balmat passò per il Dome de Gouter. Si giunge alla stazione di partenza della funivia Bellevue, dove si può scegliere di salire a piedi, in 2 ore, o comodamente in pochi minuti al Col de Voza. Giunti al Plateau de Bellevue 1900m si incrocia il treno a cremagliera più alto della Francia, Tramway du Mont Blanc, che consente agli escursionisti o meglio agli alpinisti, di agevolare la salita alla via normale francese e alla cima del Monte Bianco. Proprio di qui passò Jacque Balmat assieme a Gabriel Paccard nella prima conquista della cima. In treno o per sentiero si arriva al rifugio Nid d’Aigle 2372m nostro posto tappa.

Sky_explorer_mbianco_36

6° tappa – Rifugio Nid d’Aigle 2372 m – Chalet de Miage 1560m

Dal rifugio Nid d’Aigle si scende alla radura dell’Are 1794m, per poi attraversare il torrente emissario del Glacier de Bionnassay su un ponte metallico sospeso. Raggiunto un bel pianoro erboso, il sentiero sale al Col de Tricot 2120m. Bellissimo belvedere sulla parete Nord dei Domes de Miage. Una ripida discesa a zig zag porta al Chalet de Miage 1560m, nostro posto tappa.

Sky_explorer_mbianco_11

7° tappa – Chalet de Miage 1560m –  Rifugio al Col de la Croix du Bonhomme 2443m

Si scende inizialmente dal rifugio, per poi risalire al pianoro e al Chalet du Truc 1720 m. Un ripido ed evidente sentiero nel bosco si abbassa fino a La Frasse 1263m e a Les Contamines 1160m. Si attraversa il paese in direzione della chiesetta di Notre Dame de la Gorge 1200m, dove si entra nella riserva naturale di Les Contamines e si comincia a salire sull’antica strada romana scavata nella roccia. Una ripida salita tra massi e ghiaioni porta a due successivi bivi per i laghi Jovet e poi al Plan des Dames 2040m con il curioso tumulo di pietre che ricorda in modo sorprendente uno “chorter” tibetano o nepalese. Aggirato il tumulo si sale a tornanti al Col du Bonhomme 2330m dal quale un sentiero a mezza costa porta al Col de la Croix du Bonhomme 2480m e all’omonimo rifugio 2440m, nostro posto tappa.

Tramonto al Col de la Croix du Bonhomme 2480m.

8° tappa – Rifugio du Bonhomme 2443m – Visaille 1640m + bus Courmayeur + funivia SKY WAY – Rifugio Torino 3370m

Tornati al Col de la Croix du Bonhomme si segue il sentiero che sale al Col de Fours 2660m. Dal vallico per una carrareccia si raggiunge l’alpeggio della Ville des Glaciers 1780m, dal quale un sentiero in salita a mezza costa porta allo Chalet des Mottets 1978m. Seguendo il sentiero accanto al torrente del Grand Praz e lasciati a destra gli Chalet de La Signe, si sale per ripidi pendii al Col de la Signe 2516m sulla frontiera italo – francese. Si costeggia il pianoro dominato dalle Piramidi Calcaree, e si raggiunge l’omonima alpe inferiore, a sinistra il rifugio Elisabetta 2200m. Di fronte a noi, uno dei migliori panorami di tutte le Alpi, celebrato dai viaggiatori di ogni tempo sull’infilata panoramica delle valli Val Veny e val Ferret e la vetta del Bianco, l’Aiguille Noire de Peuterey, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses. Si continua per la strada asfaltata fino a la Visaille dove si prende il bus per Courmayeur, Pontal d’ Entreves. Con la funivia SKY WAY, si sale al rifugio Torino a 3370m, nostro posto tappa.

Sky_explorer_newsletter_45

9° tappa – Rifugio Torino 3370m – 8°meraviglia del Mondo

Mattinata libera per ammirare l’8° Meraviglia del Mondo, perché così è stato definito questo luogo d’incanto: Punta Helbronner 3466m, il punto più vicino alla vetta del Monte bianco, La Valle Blanche, La Mer de Glace, il Dente del Gigante, le Grandes Jorasses, e poi le piccole navicelle che con volo sul mare di ghiaccio raggiungono Aiguille du Midi. All’orizzonte si possono ammirare le più celebri punte d’Europa: il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso, tutte cime oltre i 4000m di altezza. La telecabina più panoramica è quella che porta dalla Punta Helbronner alla Aiguille du Midi, ossia al punto culminante della traversata: 3842m. La funivia è stata costruita negli anni 60. E’ ancora una delle più spettacolari al mondo. Essa presenta delle soluzioni tecniche uniche come il pilone sospeso. Si arriva a l’Aiguille du Midi a 3842m e qui si hanno a disposizione 2 grandi terrazze per poter ammirare il vastissimo panorama sulla cima e sul massiccio del Monte Bianco. Ritorno: Scendiamo a Courmayeur con la Sky Way e rientriamo a Padova in autobus.

CONDIVIDI Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on Twitter
Sky Explorer

Sky Explorer