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Transdolomiti 2012

Transdolomiti_2012_03
TRANSDOLOMITI 2012
La via delle Aquile

1° giorno: Cortina D’Ampezzo – Rifugio Lavarella 16km dsl. +­959m -100m
“La perla delle Dolomiti” Cortina è il punto di partenza della Trans Dolomiti. La conca Ampezzana offre uno degli anfiteatri più spettacolari dell’arco alpino. Su di essa svettano le Tofane, il Cristallo, il Sorapiss, il Pelmo e La Croda da Lago. I primi passi della nostra avventura iniziano sulla pista ciclabile in direzione di Dobbiaco sentiero n°218. In prossimità del Centro Sportivo si lascia la ciclabile e si procede a sx in direzione dell’albergo Fiàmes 1290m. Da qui parte il sentiero n°10 che ci conduce dritti dritti alla fine della prima tappa della nostra avventura: il rifugio Lavarella. La nostra escursione risale inizialmente la sx orografica del torrente Boite nel parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, fino al promontorio del Podestagno, roccaforte e punto strategico di controllo militare, per poi inoltrarsi sulla valle del Fanes. Vette e pareti sono stati qui modellati dal carsismo. Spettacolare il ponte Outo sospeso sopra il greto del torrente. La cascata di Fanes si fa ammirare per la sua bellezza e rumorosa presenza. Il lago di Limo 2159m, ci introduce in quota nel regno delle aquile, parco naturale Fanes-Sennes-Braies e al rifugio Lavarella 2042m.

2° giorno: Rifugio Lavarella – Rif. Gardenaccia 14km dsl. +1130m -1100m
Dopo aver riposato nell’accogliente rifugio Lavarella 2042m, si prosegue prendendo il sentiero n°12 che ci conduce alla forcella de Medesc 2533m, che scende poi a La Villa 1420m, suggestivo paese della val Badia.
La cima del Sassongher sovrasta la val Badia ed erta è la risalita verso la nostra meta, il rif. Gardenaccia 2050m da dove però si gode di un panorama mozzafiato.

3° giorno : Rif. Gardenaccia – Rif. Boè 16km dsl. 1487m -590m
Dietro il rifugio Gardenaccia parte il ripido sentiero n°15 per la forcella omonima a quota 2548m. La fatica però di essere arrivati fin quassù è ripagata dal bellissimo altopiano carsico posto a circa 2500m che circonda il Col de Puez nel parco naturale Puez-Odle. Praterie, laghetti fanno da contorno a grigie rocce di aspetto lunare e tra essi sono presenti delle piramidi di rocce scure, come il Col de la Sone’ la cui imponenza lascia fantasticare e sognare di essere sbarcati veramente sulla luna.
Il rif. Puez a 2475m, merita una sosta per poi proseguire verso forcella de Ciampei 2366m ­e Cier e giungere a uno dei più noti passi dolomitici: il Passo Gardena 2121m. Seguendo l’itinerario dell’Alta Via n°2 si giunge al rif. Pisciadù 2585m costruito sull’omonimo lago, sui terrazzi settentrionali del gruppo del Sella. Si prosegue, sentiero 666, in direzione del rif. Boè a 2871m dove si pernotta. La vetta del Piz Boè di 3152m, è il tremila più frequentato dei Monti Pallidi ed è anche una delle montagne più visitate delle Alpi.

4° giorno: Rif. Boè – Rif. Pralongia 15km dsl. +847 – 1478
Inizia un’attraversata che ci porta nel cuore delle dolomiti, ad ammirare la sua “regina” la Marmolada la vetta più alta delle dolomiti, 3343m con il più esteso ghiacciaio. Attraverso la forcella Pordoi 2829m, si scende per il ghiaione a uno dei passi mitici, Passo Pordoi a 2239m. Si prende il sentiero n°601 per il rifugio Fredarola da dove inizia il Viel dal Pan, un panoramico sentiero a mezza costa, una balconata meravigliosa, una passeggiata in cui ti sembra per la sua aerea imponenza, di accarezzare la regina delle dolomiti La Marmolada che si specchia sul lago di Fedaia. Obbligatoria la sosta per la sua contemplazione al rifugio Viel del Pan. Poi da Porta Vescovo 2478m, si scende poi al paese di Arabba 1601m, per poi risalire al rifugio Pralongia 2109m, con il suo straordinario punto panoramico sul Lagazuoi, Settsass, la Civetta.

5° giorno: Rif.Pralongia – Rif. Averau 13km dsl. +475 -100
Percorriamo il sentiero panoramico n°24 al Settsass e al Col di Lana che ci porta al rif Valparola 2108m .Qui è doveroso visitare il sentiero di guerra ripristinato ora museo all’aperto, del Sass di Stria. Si giunge così tra emozioni di panorami e camminamenti di guerra al Passo Falzarego 2105m. Risalendo il sentiero n°464 si giunge al rifugio Averau 2413m. Vasto il panorama verso la Tofana di Roses, le Cinque Torri e in direzione della Croda da Lago, della Civetta e del Pelmo.

6° giorno: Rif Averau – Cortina d’Ampezzo 18km dsl. +150 -1200
Mondevàl è la nostra meta, il fulcro culturale della nostra traversata “Il monte de Val”. Luogo di leggende e storia antica. Nel 1985 Vittorio Cazzetta, archeologo autodidatta porta alla luce una sepoltura di un uomo con un ricco corredo funerario risalente all’età mesolitica, (circa 7000 anni fa!) Lo scheletro si presentò pressocchè intatto e ciò ha dello straordinario se si considera l’”età” e il luogo piuttosto umido e alto del ritrovamento. Ora è conservato in un museo a Selva di Cadore.
Dopo essere scesi al Passo Giau 2236m e superata la forcella omonima a 2360m si scende attraverso il sentiero n°436, alla malga di Mondeval de Sòra e al masso del “mesolitico”.
Per forcella Ambrizzola 2277m si giunge al rif. Croda da Lago Palmieri 2046m situato sotto la solenne e severa muraglia della Croda da lago 2046m. Costeggiando il lago De Federa si prende il sentiero n°431 in direzione del lago De Aial 1412m. Da quì in breve, per prati, si giunge al villaggio di Mortisa 1244m e sotto il campanile della perla delle dolomiti, Cortina d’Ampezzo. Termina così la nostra emozionate avventura di sublime bellezza nelle Dolomiti!

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